Sanremo 2023, Stefano Coletta, il successo della kermesse passa soprattutto per le sue mani

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2023-02-12

Sanremo 2023 se ne è andato in soffitta con il suo carico di emozioni e i suoi ascolti stellari, Amadeus anche quest’anno ha fatto centro proponendo un Festival appetibile a diverse fasce di età e andando a catturare il range di età  8-24, il più difficile fino a questo momento e in cui sono inclusi …

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Sanremo 2023 se ne è andato in soffitta con il suo carico di emozioni e i suoi ascolti stellari, Amadeus anche quest’anno ha fatto centro proponendo un Festival appetibile a diverse fasce di età e andando a catturare il range di età  8-24, il più difficile fino a questo momento e in cui sono inclusi i maggiori fruitori di musica. Amadeus ha cucito il suo capolavoro, ma sopra di lui un direttore del Prime Time che da uomo di televisione ha saputo riconoscere nel conduttore veronese capacità tali da poter riuscire nell’impresa. Stefano Coletta è uno di quei dirigenti che la televisione la conosce da vicino perchè la ha frequentata, ne conosce dinamiche e meccanismi e sà intuire se le idee di una persona possano portare a qualcosa di positivo..

Con l’accoppiata Coletta-Amadeus al timone, il Festival di Sanremo ha svestito i panni quasi liturgici di una messa cantata per trasformarsi in un fenomeno nazional-popolare, di quelli che la gente attende per un anno intero e di cui non può fare più a meno, un miracolo se si pensa che circa un decennio fa, negli anni in cui la kermesse non viveva i suoi anni migliori, attestandosi tra il 36-38% di share, c’è chi aveva definito il Festival ormai tradizione obsoleta e da abolire. Per fortuna c’è chi nella manifestazione ha creduto, facendola diventare un evento, portando le canzoni anche fuori dall’Ariston con stage esterni in Piazza Colombo a 100 metri dal Teatro Ariston (che la sera diventa uno spazio per concerti live) e i box radio davanti al teatro sede della kermesse, in più un green carpet su cui gli artisti possono sfilare, avvicinandoli di più alle persone, il tutto condito da superospiti italiani e internazionali. Cosa dire? Scusate se è poco.

Adesso i giovani invece di snobbare il Festival lo aspettano e ne hanno fatto un appuntamento nel loro calendario, chissà cosa starà pensando chi voleva abolirlo ma soprattutto chissà se Coletta e Amadeus da domani cominceranno a pensare a Sanremo 2024.

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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