Nuova Scena, il rap sbarca su Netflix con tre giudici d’eccezione

di Mariangela Ragno

Pubblicato il 2024-03-07

Dal titolo Nuova Scena il nuovo prodotto targato netflix sta catturando verso di sé critiche ma anche favori da parte del pubblico. I talent scout di Nuova scena Tre sono i catch o talent scout a capo del programma, in giro, in fase di selezione, nelle tre città con le più appariscenti scene rap del …

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Dal titolo Nuova Scena il nuovo prodotto targato netflix sta catturando verso di sé critiche ma anche favori da parte del pubblico.

I talent scout di Nuova scena

Tre sono i catch o talent scout a capo del programma, in giro, in fase di selezione, nelle tre città con le più appariscenti scene rap del momento. Fabri Fibra a Roma (pur essendo di Senigallia): il king indiscusso della seconda era del rap, il primo ad averlo tradotto al pubblico mainstream.
Geolier, giovane diamante del nuovo urban italiano, nella sua Napoli: artista più streammato degli ultimi anni, in vetta alla classifica vendite dell’annata 2023 con il suo secondo album “Il coraggio dei bambini”, ma soprattutto, checche’ se ne dica, protagonista indiscusso nel bene e nel male dell’appena conclusa 74esima edizione del Festival di Sanremo, dove a dispetto del secondo posto finale in favore di Angelina Mango, e’ stato il re indiscusso del televoto.

A Milano invece troviamo Rose Villain. Una donna in grado di non farsi surclassare dai cliché tipici del genere e, nonostante la sua casa sia New York, di non farsi ammaliare dallo scimmiottamento delle gangster rapper americane.

Tre talent scout che si trasformano in giudici dei ragazzi che hanno scelto per la fase finale i Magazzini Generali di Milano.

In quel di Milano, i concorrenti vengono messi alla prova in varie battle, da quella di freestyle a quella per il miglior videoclip fino ad una esibizione in featuring con alcuni big della scena: Guè, Noyz Narcos, Madame e Marracash.

Al vincitore finale verrà dato come premio, un corposo assegno  da 100mila euro e, forse ancor più importante, la visibilità dovuta alla partecipazione a questo format già precedentemente andato in onda anche negli Stati Uniti e in Francia.

Più pro o contro?

Ovviamente bisogna dimenticarsi totalmente la narrazione da reality stile Grande Fratello ormai intrapresa da Amici, o all’ universo delle luci stroboscopiche di X Factor.

Nuova scena è un format fortemente minimal, girato quasi come un videoclip, con imprinting fortemente cinematografico.

Tutto è molto veloce e d’impatto, appena otto episodi che non arrivano ai 60 minuti, rilasciati in tre tranche.

Impossibile dunque empatizzare coi personaggi, nonostante le storie forti che si portano dietro ma che vengono appena accennate senza dargli il giusto spazio o la giusta risonanza.

Il vero problema di questo talent è un altro però.

Tutti i concorrenti conoscono perfettamente l’estetica del rap, l’abc del rap, come aizzare un pubblico rap.

Eppure nel momento di maggior lustro, quello della produzione, tutti hanno: o rovinosamente fallito oppure dato prove abbastanza superficiali.

Molti portati lontano dalla loro confort zone computerizzata sono rovinosamente caduti.

Insomma Nuova Scena nella sua completezza potrebbe essere un format vincente e degno di nota.

Una sorta di finestra nel mondo rap e nell’approccio che i giovani hanno nei confronti di questo tipo di musica.

Il problema è che il tutto sembra quasi creato ad hoc esclusivamente per vendere più un’estetica asettica e senz’anima che un prodotto musicale.

Finisce così per personificare un agglomerato di giovani che muoiono dalla voglia di raccontarsi ma che mancano di quel quid in più fatto di ricerca, preparazione e talento che servono per brillare nel panorama musicale.

Il vincitore

A vincere il premio finale di 100 mila euro della prima edizione di Nuova Scena, e’ stato Kid Lost, nome d’arte di Graziano Landolfi, 27enne originario di Qualiano. Un risultato che premia la scelta del giudice campano Geolier, ma che vede nella vittoria di Kid Lost un percorso di crescita più ampio, soprattutto per quanto riguarda le scelte stilistiche affrontate dal rapper.
Il ragazzo è riuscito a non scendere mai sotto la sufficienza, evidenziando la sua costanza e il suo talento: anche quando, a pochi minuti dall’esibizione con Marracash, una crisi di panico l’avrebbe colpito.

Kid Lost è riuscito a parlare anche di sé, della sua vita e delle sue difficoltà.

E’ riuscito a raccontare il problema della salute mentale e delle difficoltà ad emergere come artista a Napoli. Kid Lost da Qualiano, è riuscito a sbarellare tutti gli altri concorrenti con le giuste note mettendosi in gioco fino alla fine, non risparmiandosi mai.

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Mariangela Ragno

Nata in Sardegna precisamente a Cagliari nel 1993. Aspirante Writer. Sognatrice incallita, esperta di moda soprattutto nel campo dell’Hair. Ho collaborato per diversi anni nel campo dell’Hairstylist e della moda. Mi ha da sempre appassionato viaggiare per scoprire nuove culture e la musica in tutte le sue declinazioni.

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