Appena terminata l’intervista di Sophie Codegoni a Verissimo, Giorgia Nicole Basciano è intervenuta sui social per difendere il fratello Alessandro dalle accuse di Sophie.
Parlando con Silvia Toffanin, infatti, la Codegoni ha raccontato un episodio gravissimo che sarebbe successo a Mykonos.
“A Mykonos è successa una cosa terrificante e imperdonabile, mea culpa che l’ho perdonato. Il suo amico manager/fratello mi ha accompagnata in appartamento per piastrarmi i capelli mentre lui suonava. Mi ha tirato uno schiaffone in faccia e mi ha detto: “Tu non ti devi azzardare a farti accompagnare in camera da un altro uomo, che è praticamente suo fratello”. Lo schiaffo è una cosa gravissima e anche in quel caso lui era un “mi dispiace, mi dispiace, però tu mi hai portato a farlo perché tu sei andata in camera con…”.
Questo il passaggio che Giorgia Nicole, in particolare, ha attaccato:
“Sono stufa di leggere questi commenti cattivi dal momento che non c’è stato mai nessuno schiaffo e come tante altre cose dette non è assolutamente vero. Non perché sono la sorella ma perché so i fatti e voi come delle pecore commentate cose che non sapete. Quindi evitate di far passare questo ragazzo per quello che non è, perché è molto grave e sono gravi queste accuse fatte”.
La sorella di Alessandro, in sostanza, nega che questo episodio sia mai accaduto e che molte delle cose che Sophie ha raccontato non corrispondono alla verità
“Ci sono bugie che, più che ferire, deludono. Ed è più grave perché le ferite si curano. Le delusioni no”.
Indubbio che sentir parlare in un determinato modo del fratello l’abbia toccata: ci chiediamo però, se è il caso di fomentare ancora questo botta e risposta.
I soli a conoscere la verità sono Alessandro e Sophie; poiché, evidentemente la rabbia non li fa essere lucidi, non dovrebbero essere le persone a loro più vicine, a tutelarli e a proteggere la piccola Celine?
Certo la bimba è piccola ora, ma il web non perdona e non dimentica; pensare che un giorno possa venire a conoscenza di tutto questo non dovrebbe essere un deterrente al mettere in piazza vicende così intime e delicate?
Ci auguriamo che nessun altro intervenga nella questione e che i riflettori sulla vicenda si spengano il prima possibile.
