sabato, Maggio 11, 2024

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Per Mediaset il GF Vip 7 non è mai esistito, a Verissimo nessuna domanda a Milena Miconi sul reality a cui ha partecipato

Per Mediaset la settima edizione del GF Vip sembra non essere mai esistita, eppure l’azienda di Cologno in sei mesi e mezzo di reality ha guadagnato parecchio,  44 puntate hanno prodotto una media complessiva di poco superiore al 20% di share, un ostracismo del genere verso chi nonostante tutto ha tirato avanti la carretta degli ascolti per oltre sei mesi appare ingeneroso e immotivato. Come mai il Biscione si sta nascondendo dietro un dito su un programma dove ha tratto profitto per gran parte della stagione? La svolta purista sembra più figlia del bisogno di tenersi stretti gli investitori pubblicitari più che di una reale presa di distanze dai contenuti.

L’ospitata di Milena Miconi a Verissimo ha avuto il sapore dell’ipocrisia, nessuna domanda sul reality a cui l’artista ha preso parte per quasi 4 mesi e da cui è uscita solo tre settimane fa, è stato come intervistare un’attrice sugli spettacoli fatti in precedenza e non su quello appena concluso. Bella la storia personale e di rinascita artistica della Miconi, ma il tutto a guardarsi è stato davvero imbarazzante, si sarebbe potuto optare su semplici domande sulla sua esperienza nel reality senza addentrarsi nelle dinamiche, anche due domande, ma evitare il tutto come la peste appare abbastanza assurdo, è censura, e di bavagli in un Paese libero non se dovrebbe parlare.

La deriva del GF Vip è cominciata dopo le Feste di Natale, ma si è preferito far finta di non vedere, come tra l’altro la scorsa edizione con gli svarioni della Ricciarelli, che i protagonisti di questa edizione vengano tenuti lontani dagli studi televisivi appare eccessivo, Mediaset sarebbe dovuta intervenire per tempo e soprattutto adesso a frittata fatta assumersi le proprie responsabilità e non scaricare tutto sugli altri.

Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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