martedì, Maggio 14, 2024

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Lo sfogo di Pamela Prati “Per Cazzaniga comprensione, a me non hanno creduto”

E mentre intorno a Roberto Cazzaniga il pallavolista truffato di oltre 700mila euro che per 15 anni ha pensato di essere fidanzato con la modella Alessandra Ambrosio si è formato un grande cordone di solidarietà per la truffa sentimentale subita, Pamela Prati in una intervista al Corriere della Sera ha manifestato tutta la sua amarezza  per non aver ricevuto lo stesso trattamento in occasione della vicenda di Mark Caltagirone, il presunto fidanzato poi rivelatosi inesistente, diventato motivo di derisione per la showgirl accusata di essersi inventata tutto al solo fine di riacquisire visibilità in un periodo in cui era un pò sparita dai radar televisivi e dello spettacolo.

La showgirl ha spiegato al giornale di Via Solferino di aver pensato anche al suicidio “Quando ho realizzato che era tutta una finzione mi sentivo svenire, mi mancava l’aria. Una violenza psicologica terrificante. Non l’ho mai detto prima, ma ho anche pensato di togliermi la vita. La fine di una storia è sempre un trauma, ma scoprire che una persona addirittura non esiste è uno choc psicologico.  La cosa che mi ferisce di più è che intorno a Roberto Cazzaniga si è formato un cordone di solidarietà, quando è successo a me sono stata messa alla gogna “. 

Pamela Prati ha voluto ancora una volta raccontare come sono andate le cose accusando per la truffa le sue ex manager Eliana Michelazzo e Pamela PerriccioloSono stata manipolata da due persone che conoscevano le mie fragilità. Sono tantissime le persone che finiscono nella mia stessa trappola, e oggi il mio impegno è sensibilizzare l’opinione pubblica intorno a questo genere di truffe.”  Poi la Prati ha raccontato quelle che per lei sono le analogie tra la sua vicenda e quella di Cazzaniga, anche nel suo caso l’abbocco è avvenuto sui social, anche a lei sono state promesse tante cose compreso appunto il matrimonio e la costruzione di una famiglia di cui avrebbero fatto parte anche i figli di lui un maschietto e una femminuccia ” Mi ingannò promettendomi incontri che non ci sono mai stati, facendo chiamate che si interrompevano subito perché lui era da qualche parte del mondo – per il suo lavoro- dove la linea era debole. Mi ha poi agganciato nella mia parte più sofferente parlandomi di bambini malati e abbandonati, che lui aveva adottato e di cui si doveva occupare. Io che dai 2 ai 9 anni ho vissuto in orfanotrofio, sono andata in tilt “.

La showgirl ha raccontato al quotidiano altri particolari “Lo sentivo al telefono tutti i giorni “Aveva una voce calda, familiare, mi corteggiava in modo dolce, quasi da figura paterna. Un giorno quel sistema che mi ha manipolata mi ha portata in un bar, li  ho trovato un bambino che mi ha chiamata “mamma” e mi ha abbracciata, io sono scoppiata in lacrime e ci siamo abbracciati forte. Era il bimbo delle foto e dei video che da mesi mi scriveva e mi chiamava mamma via messaggio. Ho scoperto che era un bambino assunto da un’agenzia di attori solo quando il castello di bugie è crollato e mi hanno detto la verità. “

Pamela Prati ha raccontato di aver comprato all’epoca anche l’abito da sposa e regali per il compleanno del bambino di lui, di avere con sè ancora prove, video e messaggi della truffa subita e si domanda ancora come mai ci sia stata nel suo caso così poca comprensione, non le hanno neanche dato la possibilità di poter mostrare quanto in suo possesso per far capire quanto sia stato triste e perverso il sistema in cui è stata inserita, la cosa che la ha ferita di più sono le accuse che le sono state mosse di essersi arricchita con la vicenda “La verità è che la gente raggirata come me finisce per essere anche derubata, Cazzaniga ha speso 700 mila euro e si è persino indebitato”  I casi a sentirne i racconti sono molto simili la differenza probabilmente lo ha fatto il taglio rosa e non giornalistico che ha assunto la vicenda Prati/Caltagirone, se la ex vedette del Bagaglino forse non avesse fatto in modo che la vicenda assumesse connotati gossip invece che giornalistici avrebbe avuto probabilmente la stessa attenzione ricevuta dalla vicenda Cazzaniga. Indubbiamente entrambe storie tristi che lasciano rabbia e amarezza.

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Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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