Durante la consueta serata del sabato sera, gli inquilini hanno partecipato ad una piccola festa a tema, gentilmente offerta dal Grande Fratello, in cui hanno riso, bevuto, scherzato e criticato.
Complice qualche bicchiere di troppo e l’ambiente ludico, c’è stato qualcuno che si è lasciato andare a dichiarazioni di troppo come Giuseppe Garibaldi su Beatrice Luzzi e qualcun altro, come Giampiero Mughini, fortemente criticato per il suo comportamento.
Il comportamento di Mughini
Il famoso giornalista, seduto sul divano con Mirko Brunetti e Vittorio Menozzi, racconta di una sua relazione finita male. L’ex compagna di Giampiero durante la restituzione delle sue cose e dei regali fatti, le avrebbe detto:
“te li voglio restituire perchè non voglio nulla che mi ricordi quello che tu sei stato”.
Nulla di male in queste parole che ognuno di noi, almeno una volta nella vita si sarà sentito dire o avrà detto.
Ciò che ha fatto storcere il naso sono le successive affermazioni del Mughini, il quale avrebbe detto:
“le ho dato un ceffone…”
In quel momento sia Vittorio che Mirko, capendo la gravità dell’affermazione hanno urlato entrambi “no”, per far capire a Giampiero di stare zitto con conseguente censura d’audio e cambio d’inquadratura da parte della regia.
Le parole del web non sono assolutamente clementi nei confronti dell’affermazione del giornalista:
“la cosa ancora più squallida è che non si vergogna nemmeno di raccontare questa violenza…”.
La squalifica
Tra gli svariati commenti, c’è anche chi inneggia alla squalifica d’ufficio per il Mughini.
Le parole di Giampiero, nel 2023, risuonano non solo come l’ennesima caduta di stile ma come una vera e propria non consapevolezza della gravità dell’affermazione.
Per quanto l’età del concorrente e anche il suo calibro, deporranno a suo favore nella scelta della redazione, non si possono tollerare esternazioni di questo tipo in diretta televisiva.
Per concludere
Speriamo in un errore di “linguaggio e d’esternazione” da parte di Giampiero e non di una reale verità, augurandoci che possa in qualche modo capire la gravità del suo dire e che non passi per l’ennesima volta il messaggio di tutela nei confronti d’azioni e parole che non dovrebbero mai essere tutelate.
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