L’illustre Andrea Bocelli decide di dare una sua visione sulla situazione vissuta un po’ di mesi fa e di certo non le manda a dire.
Il tenore italiano spiega al convegno in Senato:
“Mi sono sentito umiliato e offeso da cittadino quando non mi è stato consentito di uscire. E devo ammettere che spesso e volentieri ho disubbidito proprio perché non mi sembrava giusto. Dovevo muovermi. Ho bisogno di vitamina D, non sono più giovane. E poi, sono anche venuto a conoscenza che le cose non erano come ci venivano raccontate. Perché allora tutto questo allarmismo? Tra tutte le persone che conosco, neanche una è stata ricoverata in terapia intensiva.
Inoltre, esprime la sua anche in merito alla scuola, settore colpito maggiormente da questa pandemia:
“Riaprano le scuole. Riprendiamo i libri e speriamo che questa orribile situazione finisca al più presto, perché davvero non se ne può più.”
Inutile dire che queste dichiarazioni abbastanza dure hanno suscitato scalpore sui social.
Il più polemico è stato Fedez che scrive in un Tweet:
“Vorrei tanto presentargli un mio caro amico che, a causa del Covid, ha dovuto subire un trapianto a entrambi i polmoni a soli 18 anni. Poiché il virus li aveva letteralmente bruciati. Poi, stare in silenzio a volte non fa mai male.”
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