Coronavirus, C’è posta per te rischia la chiusura?
di Giuseppe Currado
Pubblicato il 2020-04-03
L’emergenza Coronavirus sta stravolgendo le nostre vite e, di riflesso, anche i programmi televisivi subiscono delle ripercussioni. Tra i programmi che potrebbero avere delle conseguenze c’è anche C’è posta per te, di Maria De Filippi. Abbiamo già visto come un altro suo programma, Amici, ha dovuto rinunciare al pubblico, e di come le coreografie siano …
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L’emergenza Coronavirus sta stravolgendo le nostre vite e, di riflesso, anche i programmi televisivi subiscono delle ripercussioni.
Tra i programmi che potrebbero avere delle conseguenze c’è anche C’è posta per te, di Maria De Filippi.
Abbiamo già visto come un altro suo programma, Amici, ha dovuto rinunciare al pubblico, e di come le coreografie siano state adattate per evitare il contatto tra i ballerini.
E anche Uomini e Donne è stato interrotto a causa dell’emergenza sanitaria, vista l’impossibilità di permettere a più persone proveniente da varie regioni d’Italia di recarsi a Roma con cadenza di una volta a settimana.
Ora invece nel vortice finisce anche C’è posta per te.
Il format del programma prevede nel momento dell’apertura della busta l’abbraccio, o, quanto meno, una stretta di mano, fra le due parti contrapposte.
In questo momento questo non sarebbe possibile a causa dell’emergenza, ma se dovesse continuare così cosa succederà?
Ecco le parole di Maria.
“La busta di C’è posta che si toglie e l’abbraccio si potranno fare ancora? Ora non lo so. Ma so che la TV deve corrispondere a quello che succede fuori, questo è il momento che viviamo e di conseguenza va pensato tutto diversamente. Magari dovremmo abituarci ad una riduzione del pubblico, abbiamo visto che si può fare per necessità TV anche senza ospiti, ci dovremmo adattare perché non sappiamo quanto durerà e gli investimenti saranno necessariamente ridimensionati. Ma la TV, la TV che faccio io, ha sempre rispecchiato la realtà e dunque dovremo rimodularci: bisognerà dare più importanza alle parole e meno ai comportamenti e quello che diremo dovrà corrispondere ai sentimenti che manifestiamo.”
Non ci resta che aspettare, e sperare che quando dovranno iniziare le registrazioni (presumibilmente in autunno) l’emergenza sarà finita, e saremo tutti tornati alla nostra vita di sempre.